Albero alto fino a 40 m , con tronco eretto e slanciato. Foglie composte, imparipennate, verde scuro sulla pagina superiore, grigie su quella inferiore. Fiori unisessuali poco appariscenti, riuniti in pannocchie dense, senza corolla e con lunghe antere di colore purpureo. Frutto: samara monosperma in densi grappoli penduli.
L’Orniello è un albero caducifoglio alto fino a 10-15 m o più, con foglie opposte, formate da 7-9 foglioline con il margine minutamente denticolato. I fiori, riuniti in ‘pannocchie’ vistose e profumate, si sviluppano dopo le foglie e presentano una corolla formata da quattro petali bianchi.
La specie in Italia è molto comune in tutte le regioni a quote medio-basse.
L’Orniello fornisce, per macerazione ed ebollizione della corteccia e delle foglie, un pigmento giallo-verdastro con il quale si tingevano stoffe pre-mordenzate (fatte sobbollire con allume di potassio), prodotte con lana già colorata in azzurro con il guado (Isatis tinctoria L.). La sovrapposizione dei due pigmenti forniva un tinta verde molto resistente.
In Basilicata tra le tinte più diffuse per gli abiti dei contadini vi era il nero e per la tintura degli abiti delle donne si servivano di varie piante, come la robbia, la reseda, il noce, i fiori della ginestra e le foglie di frassino. Per le sue proprietà tintorie era utilizzata anche in diverse zone dell’Abruzzo, in particolare a Scanno.
L’Orniello è poi utilizzato per la produzione della manna, un prodotto tipico siciliano (Frassino da manna). La manna è un succo estratto dalla scorza che, a contatto con l’aria, rapidamente assume un sapore dolce; indurendosi forma cannoli e stalattiti di colore bianco e profumati. La manna, somministrata generalmente nel latte, è un leggero lassativo, particolarmente adatto nella primissima infanzia, per persone anziane, debilitate, convalescenti.
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